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MARCO LONGONI

Scrivere mi giunge istintivo ... e semplicemente lo faccio!

Sono in piena fase evolutiva ... sperimento generi e stili diversi.
I romanzi d'avventura sono il mio cavallo di battaglia, ma di tanto in tanto mi abbandono volentieri alla comicità " spiccia ".
Pubblico esclusivamente e-book, acquistabili sulle maggiori piattaforme on-line.
Fra le pagine di questo sito, potrete trovare anche alcuni brevi scritti cui mi dedico fra un libro e l'altro, per svagare la mente affaticata, nonché le anteprime dei suddetti e-books, ( i primi tre capitoli ) scaricabili in PDF dalla pagina " Download ".

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L'AUTORE

Classe 1979, terza media presa “ per il rotto della cuffia “ ( guarda caso, volevano rimandarmi proprio in italiano ), dopo un ventennio passato a sostituire lampadine nei supermercati con la ditta di papà, al pensionamento di quest’ultimo ho mollato tutto ( per forza … adesso mettono i led, che non bruciano mai ) trasferendomi dal caotico hinterland milanese ad un piccolo borgo sui monti del lecchese, libero dalle automobili nonché pregno della tranquillità che agognavo da tempo.
D’indole prettamente eremitica, ( asociale, sociopatico, orso, me ne hanno dette di tutti i colori … fate voi! ) da che ero bimbo rimango volentieri solo con me stesso anche per lunghi periodi, e se uno degli effetti collaterali di questo stile di vita è che tutti ti guardano storto, e già da piccolo ti vengono degli hobbies da pensionato ( guardare le ruspe, coltivare l’orto, costruire accozzaglie con frammenti di roba rinvenuta per casa ), l’altro per fortuna, è che non dovendoti dedicare alla “ vita sociale “ ti ritrovi con un’infinità di tempo per pensare … tempo, che inconsciamente allena costantemente il tuo cervello, tanto che ad oggi, per godermi un film non devo pagare il biglietto al cinema, né tantomeno accendere la TV; a me è sufficiente fissare il soffitto, per far partire la proiezione, ( spiacente: non fumo, non bevo e non mi faccio ) e la pellicola è sempre in prima visione; ma soprattutto non resto mai deluso, perché … va sempre a finire come dico io!
Così nascono i miei scritti; alcuni ilari ed autoironici come questa presentazione, altri tremendamente seri ed introspettivi, dovendo io fare i conti con i “ terrificanti abissi della solitudine “, come li definirebbe il 99,9 % del genere umano … che di terrificante in realtà, non hanno proprio un bel niente.
Si ha paura solo di ciò che non si conosce … e oggi al mondo, v’è gente talmente intenta ad interagire col prossimo, giungendo perfino a dipendervi, da non percepire più un’identità propria, un proprio pensiero, ciò che gli alberga nel cuore; i social sono pieni di frasucce retoriche scopiazzate e scambiate a ripetizione ( sempre premiate come fossero delle genialate ), e questo perché in pochi ormai, si prendono del tempo per fermarsi a riflettere in solitudine.
Ci sono ancora, dei vocaboli da scoprire … degli accostamenti finora intentati?
Esistono ancora, nuovi angoli da cui osservare e descrivere il mondo?
Ovviamente sì, ma sono preziosi quanto l’oro, e proprio come tale metallo non si trovano in superficie … bensì sul fondo dell’abisso!
Non è uno scherzo, scegliere di abbandonare la vita sociale per scendere là sotto … almeno, non quando sei appena un ragazzino.
Eppure, se resisti e ti abitui puoi cominciare ad esplorarlo, e col tempo scopri un altro mondo … delle incredibili prospettive che nessuno ha mai visto; allora, giungi perfino ad amarlo, l’abisso; lo preferisci di gran lunga alla banalità della sovraffollata superficie.
Galleggiano tutti là sopra, con le loro fette di salame sugli occhi, e a te sta bene così; te ne stai lì, tutto contento a scavare e scavare, estraendo preziosi da un fondale dove nessun altro ha il coraggio di  giungere, ed il terreno è così ricco che ti ricompensa a dovere; osservi e ti gusti un reperto via l’altro, li accosti, li fondi, li assembli a tuo piacimento e li immagazzini perfino, in quel posto che tutti credono esser gelido e oscuro, ma che per te si rivela nient’altro che un rigoglioso giardino accogliente.
Poi, di tanto in tanto la burocrazia t’impone di risalire, ed eccoti fra le moltitudini a sgomitare; ma non mostrerai mai al mondo la vastità del tuo tesoro … in virtù dei quattro sassi che ti sei voluto portare!
Proveranno a trattenerti, cercheranno di farti cambiare; ma hanno comunque le fette di salame sugli occhi, e lesto ti divincolerai nuovamente, tornando in fretta sul fondo a scavare … per fortuna siamo in pochi, a saperlo fare!
Marco Longoni

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